L' Anima dei Quartieri

Viaggio attraverso la toponomastica di Verona
tra passato e presente

L’anima dei quartieri

Viaggio attraverso la toponomastica di Verona tra passato e presente


Progetto di APS Magazzino Verona
a cura di Gaia Goattin


Come individuare l’anima di un luogo? 
Sicuramente vivendolo e osservandone le vie, le persone, gli insediamenti, i luoghi di aggregazione e svago, le attività economiche. Diverso è il caso in cui si debba ricostruire lo spirito che lo animava in passato. 
Un elemento utile a recuperare l’istantanea di un luogo in un determinato momento/contesto storico può essere la toponomastica che, inevitabilmente, si adatta all’evoluzione della società. 

Che importanza hanno i nomi delle strade? Cosa ci raccontano?
I toponimi sono la nostra eredità culturale, ciò che decidiamo di tenere del passato e ci orientano non solo topograficamente ma anche a livello identitario agendo in modo diffuso e inconscio.
Coloro che tendono a condividere un sistema di valori, infatti, sono spinti da questa comunanza/affinità ad inserirsi nella medesima area urbana, creando all’interno delle città delle vere e proprie “regioni morali” i cui abitanti avranno in comune i fondamentali orientamenti di valore.

I luoghi sono lo specchio delle persone che li vivono e viceversa, sono interconnessi e si condizionano a vicenda, motivo per cui abbiamo ritenuto imprescindibile rappresentarli entrambi.

Il progetto si è quindi articolato in una prima fase di ricerca attraverso lo studio della toponomastica dei quartieri, affiancata da un’indagine storica sulle loro origini, per giungere ad elaborare una sintesi sull’anima di quei luoghi all’epoca della loro nascita. 
È poi seguita la fase delle uscite fotografiche per documentarne l’assetto attuale e cercare visivamente le tracce dell’impronta originaria o gli eventuali mutamenti dovuti all’evolversi della città fino ai giorni nostri.
Campo d’indagine sono i quartieri di appartenenza dei singoli autori che, attraverso una selezione di immagini tentano di rappresentarne il cuore pulsante e le arterie principali, dagli abitanti ai luoghi di aggregazione, le vie, le architetture e i parchi, dalle attività commerciali o industriali alle botteghe.

La curiosità che ha messo in moto l’intero processo creativo è nata dalle domande: siamo figli dei nostri quartieri? Che impronta ci lasciano e a nostra volta lasciamo in quei luoghi?

Questo lavoro non pretende di dare risposte ma si propone esclusivamente di prendere consapevolezza dei legami che abbiamo con i luoghi che ci ospitano e di stimolare delle riflessioni in chi osserva.